Filippo, il ratto con un peso al collo

Filippo, il ratto con un peso al collo

Olga è una cagnolina trovata sulle colline lucchesi da un amorevole signora. Durante una visita di controllo, eseguendo i test di routinedi prevenzione stagionale per filaria e leishmania, Olga è risultata positiva alla filiarosi, pur risultando totalmente asintomatica. La filaria è un parassita nematode che viene trasmessa da vettore (le zanzare). La zanzara infetta, durante il pasto di sangue, inietta le microfilarie nel cane che in seguito diventano adulte e si vanno a localizzare a livello del cuore e alla base dei grossi vasi sanguigni riproducendosi.

Di solito il cane presenta debolezza, intolleranza all’esercizio, fino a presentare i sintomi di scompenso cardiaco. Una volta che il cane ha contratto la filariosi, la terapia è lunga e presenta rischi di trombosi polmonare che può portare anche a morte e, per circa due mesi il cane deve essere tenuto in un posto ristretto per evitare che faccia sforzi fisici. Risulta quindi di fondamentale importanza la profilassi che può essere fatta sia con delle compresse mensili nel periodo primavera- estate o con una iniezione annuale. Facendo la profilassi il cane non contrae la filaria!.

Olga ha purtroppo contratto il parassita durante il periodo di randagismo; La terapia come abbiamo già detto dura un mese e mezzo , periodo nel quale il cane deve essere tenuto in uno spazio ristretto e portato al guinzaglio a fare i bisogni. In questo periodo Olga ha fatto 3 sedazioni per fare 3 dolorose iniezioni di un filaricida nei muscoli lombari. Inoltre deve proseguire con terapie domiciliari necessarie per fluidificare il sangue e ridurre il rischio di trombosi.

Olga per fortuna, ha superato le terapia senza complicanze ed ha sconfitto il parassita.

Ricordiamo ancora a tutti i lettori l’importanza della profilassi che scongiura ogni tipo di rischio.

Ottone, l’oca con lo strano becco

Ottone, l’oca con lo strano becco

L’oca Ottone viveva con altre 3 oche ed insieme formavano un gruppo molto affiatato. Erano accuditi in maniera amorevole dai loro proprietari che gli avevano riservato un ampio recinto con tanta acqua a disposizione. Una sera però, una volpe è entrata nel recinto e, purtroppo, ha ucciso tutti i compagni di Ottone lasciandolo da solo. Da quel momento Ottone è diventato letargico, non faceva più il bagno nel lago e mangiava pochissimo. I proprietari vedendolo così abbattuto decisero quindi di prendergli una compagna. Ottone accettò subito la nuova oca, ritornando in pochi giorni alla sua vita normale e formando con Guendalina una coppia inseparabile. Dalla notte dell’attacco però, era successo qualcosa al becco del povero Ottone; la punta aveva cominciato a cambiare colore e nel giro di pochi giorni è andata in necrosi e si è staccata. Dal tessuto corneo è poi spuntata una protuberanza che è cresciuta a dismisura rendendo difficile la prensione del cibo e la visione anteriore. I proprietari quindi hanno deciso di farlo controllare presso la nostra struttura. La massa era molto grande e, dopo una visita per sincerarsi delle condizioni generali di Ottone, abbiamo eseguito delle radiografie alla testa. Abbiamo quindi optato per un escissione chirurgica della neoformazione. L’intervento è molto delicato perchè la massa è molto vascolarizzata e il rischio di gravi emorragie è elevato. Si è reso necessario inoltre l’asportazione di una parte del tessuto cheratogeno sano del becco per ridurre al minimo la formazionedi recidive. L’intervento è perfettamente riuscito e Ottone dopo un paio di giorni di ricovero post chirurgico, per tenere sotto controllo eventuali perdite di s angue, è tornato a casa da Guendalina. I due si sono salutati con entusiasmo, schiamazzando con il becco al cielo e tutto è tornato alla normalità ; Ottone riusciva ad alimentarsi e a bere normalmente…chissà se finalmente non deciderà di metter su famiglia per riformare il gruppo numeroso di cui faceva parte.

Gaia, la signora con il tartaro

Gaia, la signora con il tartaro

Per detartrasi in veterinaria si intende ne più e ne meno quello che normalmente eseguiamo dal nostro dentista. Anche cane e gatti infatti possono essere affetti da placca dentale, o ancora peggio da tartaro. Si tratta di un accumulo di sostanze tra cui resti di cibo, saliva e batteri che formano uno strato sui denti, anche ispessito, scuro e maleodorante che, oltre ad intaccare la dentina, può arrivare alla radice, dare gengivite con alitosi e importante sanguinamento. Esisitono razze più o meno predispone ( i cani di piccola taglia son oi più colpiti) a sviluppare la patologia, ci sono fattori predisponenti come la malocclusione (denti non allineati correttamente), l’età e l’alimentazione; in effetti è più difficile oggi giorno, con i cibi che vengono forniti ai nostri pet ,ottenere un effetto di pulizia meccanica indotta dalla durezza dei cibi; attenzione ad abusare degli stick dentali in commercio che possono far ingrassare i pet. Al momento della visita annuale per la vaccinazione, o comunque durante le visite di routine, la bocca viene sempre esplorata per indagare sullo stato di salute di denti e gengive. Il proprietario invece da casa può notare alcuni segni indicativi di problematiche alla bocca o dolore come: salivazione, alitosi, lieve sanguinamenti, difficoltà alla masticazione con lamenti specialmente nel gatto. La presenza del tartaro non crea solo problemi orali ma i batteri possono raggiungere altri organi come cuore e reni provocando infezioni anche gravi. Il problema può essere risolto solo rimuovendo chirurgicamente il tartaro o addirittura l’intero dente nel caso questo sia ormai compromesso. A differenza di quanto avviene nelle persone l’animale deve necessariamente essere addormentato totalmente. Per questo necessita di una visita e di esami preoperatori per escludere altre patologie concomitanti. Si deve anche eseguire una terapia antibiotica qualche giorno prima per evitare appunto che durante l’intervento i batteri vadano dai denti in circolo. Vogliamo portare ad esempio il caso di Gaia , una bellissima dalmata di 11 anni, che qualche giorno fa ha subito questo tipo di intervento. Vogliamo rassicurare i proprietari che l’età avanzata non deve precludere la detartrasi. Con i moderni piani anestesiologici il rischio di addormentare un animale anziano sano è ridotto al minimo. Quindi consigliamo di fare la detartrasi anche in età avanzata perchè la qualità di vita del vostro pet sarà notevolmente migliorata.

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